giovedì 17 dicembre 2009

Fonologia

Un po' di fonologia a caso per le pronunce.
(nb. per la fonologia si fa riferimento al dialetto del maceratese e del civitanovese - che modestamente si considera come il fiorentino del marchigiano.)

Le vocali sono pronunciate esattamente come in italiano;
quanto a s + consonante dura (st, sp, sc, sb, sd, etc.) si pronuncia strascicata, cioè la [ʃ]. In pratica quel suono sc in italiano di scemo o sh in inglese di shame o sch in tedesco di Schule.

La r, così come la z, è molto forte.
  • ma vanne a zappà la terra và!
La j per come la traslitteriamo qui, è da considerarsi una approssimante palatale, cioè lo stesso suono di i in ieri o iella.
  • devo jì jó lo corso.
Nelle città interne la j viene pronunciata in maniera diversa. In questo caso la lettera è da considerarsi una affricata postalveolare sonora e assume il suono della g in Gioco;
La stessa frase (per quanto tipicamente civitanovese), nell'entroterra assumerebbe quindi la seguente pronuncia:
  • pron: "devo gi giól corso"
E per pura scorrevolezza, ma soprattutto per l'eleganza del linguaggio l'articolo si fonde con la parola jo, che lo precede. La j è anche una

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